domenica 30 luglio 2017

Immagini da Malta

Malta suscita una certa curiosità per chi, come me, non c'è mai stato: un'isola nel bel mezzo del Mediterraneo, a metà strada tra Sicilia e Tunisia e con una significativa influenza culturale inglese le cui ragioni si trovano nella sua storia. Una storia che si intreccia con il famoso ordine di cavalieri la cui strada abbiamo incrociato a Rodi tre anni fa.
Di seguito pubblichiamo le foto scattate da Sara in occasione della sua recente permanenza a Malta, durante il tempo libero che il suo convegno le ha lasciato. Le prime impressioni sono quelle di un'isola caotica e disordinata, oltre che molto urbanizzata, ma non mancano immagini di tipo più naturalistico. I paesaggi più naturali della piccola nazione mediterranea si trovano nell'isola minore di Gozo, che però Sara non ha avuto tempo e modo di visitare.

  
  

  
  
  
  
  
 

lunedì 24 luglio 2017

Por las Ramblas de Barcelona - 5. Barcellona, Italia

Barcellona (Spagna), 24/5/2017

La struttura urbanistica di Barcellona, ad eccezione della Ciutat Viella coi suoi vicoli più tortuosi e delle zone periferiche più recenti, è fondamentalmente opera dell'ingegnere Ildefons Cerdà i Sunyer e risale alla seconda metà del XIX secolo. Per apprezzarla appieno la cosa migliore è aprire Google Maps; ma si percepisce anche camminando per la strade dell'Eixample oppure, come faccio stamattina, per quelle di Sant Antoni. In sostanza gli isolati hanno tutti forma quadrata con gli angoli smussati per favorire la visibilità in prossimità degli incroci. I palazzi sono dotati di corti interne ed i viali sono spesso ampi e dotati di alberate, oltre che di pista ciclabili.
Dall'Eglesia de Sant Pau arrivo alla Ronda de Sant Pau e poi alla Ronda de Sant Antoni. Nel quartiere di Sant Antoni, al di là della struttura analoga a quella dell'Eixample, le bellezze architettoniche moderniste sono decisamente in numero più esiguo: l'episodio più celebre è lo Xalet Golferichs. Ripiego verso il Poble Sec, quartiere dalla struttura più irregolare situato ai piedi del Montjuïc.
Avinguda Diagonal e Avinguda del Paral-lel sono le due grandi arterie che tagliano la maglia urbanistica di Barcellona: altra importante arteria è la Gran Via de les Corts Catalanes. Queste ultime due strade si incontrano in Plaça d'Espanya, immensa e pomposa. Mi do appuntamento con Sara poco distante, vicino a las Arenas de Barcelona, la vecchia arena che mantenendo la struttura precedente oggi ospita un centro commerciale.
Oltre il monumento che domina il centro di Plaça d'Espanya si trova la Avinguda de la Reina Maria Cristina, che costeggia la zona fieristica, al termine della quale si trova la Font Magica. 
Da qui parte la sontuosa scalinata che conduce al Museu Nacional d'Art de Catalunya, ospitato in un suggestivo edificio sulle pendici del Montjuïc e ben visibile a distanza. 
Il Montjuïc è un'area verde che ospita numerosi giardini, il Poble Espanyol (eredità dell'esposizione universale del 1929), la Fundació Joan Miró, alcune strutture olimpiche (realizzate in occasione di Barcelona 1992) ed il Castello. Da qui si gode di una vista sul Tibidabo e le altre colline che circondano Barcellona, sul porto, sul litorale e sulla città, dominata dai profili della Sagrada Familia e della Torre Agrab (che noi abbiamo rinominato "Suppostone").
Dal castello scendiamo utilizzando la funicolare (facendo cioè l'opposto delle persone normali), che si struttura in due tronconi. Un terzo troncone è in realtà un trenino facente già parte della metropolitana, che ci collega con la fermata Paral-lel.
Ultimo pranzo: seguiamo i consigli di Barbara ed andiamo alla Paradeta, appena dietro al Mercat del Born. Anche questa è una piccola rete di ristoranti, ma il pesce è freschissimo: lo si sceglie al bancone come in una pescheria, la signora illustra come viene cucinato, al cliente viene assegnato un dispositivo che suona ogni volta che il piatto è pronto. Noi ordiniamo calamari fritti, tonno alla brace e polpo alla gallega.
Arriva il momento dei bilanci. Barcellona mi è piaciuta, molto. Ci ha messo un po', non è stato proprio un amore a prima vista, ma è sicuramente una delle mie città preferite. Ad essere sincero in testa ci sono altre città: mi vengono in mente Roma e Venezia, per dire. Ma mettendo i vari aspetti sul piatto della bilancia, mi sono messo in testa che in quanto a grandi città questa sia forse la migliore dove vivere. Il mare in città ed uno stile di vita mediterraneo incidono molto, ma ho notato che per vari aspetti le cose sembrano funzionare, ed alcune modalità di gestione (ad esempio la ciclabilità) la avvicinano un po' ad alcune città del Nord Europa. Certo, tutto questo non ci ha impedito di cogliere dei problemi tipici delle grandi città, come povertà e disagio. Va detto che però le opportunità lavorative sono maggiori che nel resto della Spagna e dell'Italia, se è vero che nel corso degli ultimi anni un numero sempre maggiore di nostri connazionali si trasferisce qui. Espatriare fa sempre un po' paura, ma se la meta è Barcellona, allora viene da chiedersi: perchè no?