Lindos (Grecia), 16/8/2014
Come un tarantolato mi dimeno sul sedile
dell’aereo: i finestrini sono troppo piccoli e noi siamo seduti nelle file più
centrali. Le isole del Dodecaneso dall’alto mi appaiono a sprazzi, improvvise,
quando il ragazzo seduto due posti più in là tira indietro la testa o quando il
velivolo piega di lato preparandosi all’atterraggio ormai imminente. Sto
pregustando le sensazioni intense che presto mi travolgeranno, una volta
poggiato il piede a terra.
Non amo prendere l’aereo, ma questa è un’occasione
speciale: il nostro viaggio di nozze. Questo diario di bordo è dedicato a tutti
coloro, amici e parenti, che lo hanno reso possibile.
Un dubbio mi assale sulla strada che
dall’aeroporto Diagoras ci porta a Lindos, sulla costa orientale dell’isola di
Rodi: e se stavolta rimarrò deluso? Sono passati cinque anni dal nostro
precedente viaggio in Grecia, il primo riportato sulle pagine di questo blog.
In mezzo, una crisi economica dagli effetti devastanti che ha colpito l’Italia,
ma soprattutto il paese ellenico. Inoltre sono pur sempre di cinque anni più
vecchio: e se gli entusiasmi giovanili si fossero smorzati?
Cerco di allontanare questi dubbi di fronte al
primo piatto di gyros ed alla prima Mythos, consumati nel centro storico di
Lindos. A fine cena, il giro di un liquore a noi ignoto offerto dalla casa: la filoxenia – l’ospitalità greca – si vede
anche da piccoli gesti come questo.