Torniella (GR), 30/8/2012
Attraverso
uno sterrato che ci sembra infinito, lungo il quale incontriamo due caprioli
che ci osservano imperturbabili, raggiungiamo l’eremo di Sant’Antimo,
suggestivo sito recuperato negli anni’90 dai monaci seguaci della regola di
Sant’Agostino. Si apre così una giornata di visite per eremi e borghi. La tappa
successiva è a Buonconvento, “uno dei borghi più belli d’Italia”. Qui facciamo
due passi per i vicoli del centro storico e ci fermiamo in un’osteria per
mangiare uno sformato di baccalà ed un semifreddo ai cantucci e vinsanto.
Proseguiamo poi per il grosso complesso dell’abbazia di Monte Oliveto, immerso
tra filari di cipressi, casolari sparsi, calanchi e campi coltivati.
L’ultima
tappa è il borgo senese di Asciano, dove ci fermiamo finché non si è quasi
fatta ora di cena. Ritorniamo a Roccastrada seguendo gli stessi saliscendi
dell’andata. Ad attenderci una cena con i parenti di Fausto. La zia conferma
ancora una volta le sue capacità culinarie con il capriolo che ha preparato per
noi, mentre lo zio ci versa il vino prodotto da un contadino del paese.
Le
previsioni del tempo ci danno qualche preoccupazione. Stefano conta di
raggiungere Siena domani sera, ma teme di arrivarci completamente inzuppato. Io
e Fausto ci fermeremo lungo la strada del ritorno a Lido di Camaiore per
salutare la nostra amica Federica, che rimarrà lì ancora qualche giorno, ma
dubitiamo di riuscire a fare un ultimo bagno. L’unico contento sembra essere il
fornaio di Torniella, “che così vengono su i funghi”. Non ci rimane che prendere
questa fine di agosto come viene, e lasciare che le stagioni facciano il loro
corso.
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