venerdì 27 settembre 2024

Tra Genova e Sori

 Un nuovo nome nel nostro elenco delle località visitate (stavolta da tutti noi) lo aggiungiamo in un fine settimana di metà giugno.

Abbiamo un paio di commissioni da fare a Genova e ne approfittiamo per un week-end: pernottiamo in un grazioso appartamento a Campo Pisano, uno dei nostri angoli preferiti della città, anche se un po' sottosopra a causa di cantieri vari. Siamo comunque molto vicini alla fermata metro di Sarzano e alla prima delle nostre mete, la gioielleria My Golden Age, poco dietro la chiesa di San Donato.

La stagione fa venire voglia del primo bagno in mare, anche se la temperatura, il vento, le nuvole che vanno e vengono e le onde alte ci impediscono di fare una vera nuotata. In ogni caso i bambini si divertono, noi ci facciamo una passeggiata per Sori (ecco la novità di questo viaggio), io assaggio la cima alla genovese (piatto abilmente cantato da Fabrizio De André) e un'ottima pinolata.

Il nostro appartamento è anche a due passi dai Giardini Luzzati, vivace centro culturale della città vecchia: finisco ad un concerto in mezzo a tifosi genoani, nell'ambito della giornata organizzata per ricordare Edo, ragazzo rossoblù scomparso nel 2002.

La domenica andiamo ai magazzini del cotone per una mostra sulle illusioni e poi all'Acquario per la nostra seconda, importante commissione: cortesemente ci fanno accedere solamente allo shop per ricomprare la tartaruga rosa di peluche per Martina, scomparsa in circostanze misteriose la scorsa estate dopo la visita della primavera 2023. 

Torniamo in un ristorante che avevamo sotto casa in occasione della nostra prima visita a Genova, in via della Maddalena: tutto ancora più buono di quanto ricordavamo.




venerdì 20 settembre 2024

Salerno


Da quando sono nati i gemelli ho cominciato a stilare un elenco di tutte le località da loro visitate.

In questo elenco Salerno non c'è, e nemmeno in un mio immaginario elenco personale che un giorno forse ricostruirò.

C'è invece in quello di Sara, che a margine di un convegno è riuscita a scattare queste foto.











mercoledì 18 settembre 2024

Fine inverno a Venezia

 Venezia, 10/03/2024





Arrivare in treno a Venezia significa riscoprire ogni volta la meraviglia della prima volta da bambini. Cerco di ritrovarla anche negli occhi di Martina e Leonardo, ma sembrano interessati da qualcos'altro, o forse stanno memorizzando e tireranno fuori quest'immagine quando meno te l'aspetti, chi lo sa.





Sembrano riattivarsi in Rio Terà san Leonardo, rincorrendo i piccioni in direzione Rialto. Pernottiamo in un bell'appartamento a Cannaregio, ma vogliamo andare a vedere se c'è qualche laboratorio dove si fabbricano le maschere: abbiamo letto che San Polo è il sestiere dove se ne contano di più. Peccato per la pioggerellina che disturba un po' la passeggiata; rientriamo comunque in Calle Rielo passando dal Ponte degli Scalzi. A San Giacomo all'Orio negli anni vedo sempre quei ragazzini che giocano a pallone (cioè, probabilmente ormai saranno i figli).



Nella notte ha piovuto parecchio, la mattina del sabato ha smesso ma siamo in una delle zone più basse della città e l'acqua alta ci consente appena di andare a prendere il traghetto per Murano. Scherziamo sulla capacità di Martina di rompere i vetri ma osiamo ugualmente: entreremo ed usciremo indenni dalle botteghe, godendoci anche un buon pranzo poco distante dal Duomo.






Al rientro prendiamo la linea di traghetti che gira tutto intorno alla città, fermandoci a San Marco e poi riprendendo il battello che solca il Canal Grande, dove abbiamo il classico incontro imprevisto con due nostri conterranei.




La pioggia riprende il terzo giorno, accompagnata da una nausea che mi impedirà di finire i tagliolini al nero di seppia. Il piano B è il Museo di Scienza Naturale, piacevolissima sorpresa che cattura l'attenzione dei bambini. Dopodiché arriva il tempo del rientro, dello stomaco sottosopra, della corsa in stazione e della pioggia che continua a cadere, e così sì che Venezia diventa davvero triste.