Ameglia
(SP), 3/8/2013
E’ dal nostro arrivo ad Ameglia che sentiamo
parlare dei 400 gradini che separano la frazione di Montemarcello, piccolo
borgo a breve distanza da Tellaro, dagli spiaggioni di Punta Corvo, tra i più
rinomati della zona. Incontriamo due signori di Firenze che hanno casa da
queste parti e ci garantiscono che vale la pena scendere al mare tramite il
sentiero a scalini che copre i circa 260 metri di dislivello. Prendiamo dunque
l’auto e percorriamo la strada panoramica che passa per Bocca di Magra. Salendo
risulta ancora più evidente lo stacco tra i due paesaggi, quello ligure e
quello toscano che inizia una manciata di chilometri più a sud. Superiamo le
indicazioni per Punta Bianca, altra celebre spiaggia dei dintorni, e
raggiungiamo Montemarcello. Qui scopriamo di avere capito male: i gradini non
sono 400, ma 650. La sorpresa crea un certo impatto psicologico e per di più
rovina in parte la citazione di Truffaut che mi era venuta in mente per
intitolare questo post. Pazienza, il percorso è completamente ombreggiato ed
una volta giunti alla meta veniamo ripagati: troviamo infatti ad aspettarci una
spiaggia con una sorprendente sabbia scura, incastonata tra le pareti rocciose
ed il bosco retrostante, che passa dai pini d’Aleppo alla macchia mediterranea.
In ogni caso, per chi non volesse condividere con noi quest’esperienza, in
primavera ed estate esiste anche un servizio via mare, con imbarcazioni in
partenza da Bocca di Magra e Fiumaretta.
I 650 gradini chiaramente vanno ripercorsi in
senso inverso per ritornare al paese… e si sentono ancora di più. Riprendiamo
fiato una volta terminata la salita, di fronte ad un bar che reclamizza le sue
“focacce no global” (slogan accattivante, ma al di là della trovata
pubblicitaria sono davvero particolari). Mi riconcilio con la vita nel vedere
una zia che ferma la macchina in mezzo alla strada per salutare i nipoti,
imitata dal cane seduto al suo fianco sul sedile del passeggero. E’ la prima di
alcune istantanee di autenticità che caratterizzeranno la nostra visita a
Montemarcello. Entriamo all’inaugurazione di una mostra di acquerelli, con
salviettoni ed ombrellone in mano in mezzo alla gente vestita elegante. Per
pudore evitiamo di approvvigionarci al tavolo dell’aperitivo, preferendo una
passeggiata per i deliziosi vicoli del centro storico. Di tanto in tanto dalle
finestre aperte sulla sera che sta per arrivare ci arriva il suono delle
televisioni: è l’ora del telegiornale. Davanti ai bar si parla di politica, o
forse sarebbe più corretto dire di giustizia. Una sentenza importante è stata
emessa a carico di un notissimo personaggio politico… Basta così. Non so, e non
voglio sapere. Come sempre, quando sono in vacanza cerco di evitare giornali e
telegiornali. Un po’ di tregua dalle brutture del nostro tempo. Mi tengo
stretta questa bellezza. Non voglio sciuparne nemmeno un po’.
Nessun commento:
Posta un commento