Ialissos (Grecia), 30/8/2014
A
Kasos le spiagge che abbiamo visto sono mediamente meno belle di quelle delle
vicine isole del Dodecaneso ed i paesi meno ricchi di storia: volendo in un
paio di giorni la si può girare tranquillamente. Ma i paesaggi valgono davvero
la pena e l’atmosfera è autentica: si fa presto a farsi accogliere dagli
abitanti. Siamo contenti di avere infilato anche questa tappa nel nostro
viaggio, seppure all’ultimo momento. Ci viene un poco di malinconia,
sorseggiando l’ultimo caffè greco al porticciolo di Bouka, complice la
consapevolezza che il viaggio è ormai giunto al termine.
Ad
accompagnarci all’aeroporto è l’impiegato della locale agenzia turistica: ci
conferma che quest’estate c’è stato un calo di turisti sull’isola. Ci sono
pochi inglesi, gli dico. “Fortunatamente” è la risposta. Ci fa poi capire che
anche i francesi non gli sono particolarmente simpatici. Preferisce gli
italiani: “similar culture”.
Il
volo da Kasos a Karpathos dura meno di dieci minuti: per raggiungere Rodi è
necessaria un’altra oretta. Prendiamo un autobus e raggiungiamo Ialissos, dove
abbiamo lasciato l’auto il nostro ultimo giorno di permanenza a Rodi: qui
trascorreremo l’ultima notte. La località, ad essere sinceri, non è certo la
più affascinante dell’isola: attorniata da grossi alberghi allineati tra la città
e l’aeroporto, si tratta in sostanza di un sobborgo di Rodi, con palazzi
relativamente moderni ad est della strada principale ed un susseguirsi di
negozi e ristoranti turistici sul lato opposto fino al litorale, decisamente
meno attraente di altre parti dell’isola (almeno nel tratto urbano). Inoltre
assistiamo ad un paio di scene poco edificanti (un pope che conta una mazzetta
di banconote nella sala scommesse ed un uomo evidentemente ubriaco che si
accascia sulla porta di un negozio). Nonostante questo, Vivian ce la mette
tutta per rendere gradevole l’ultima tappa del nostro viaggio: l’accoglienza è
deliziosa e le camere degli studios che portano il suo nome sono molto curate.
Vivian ci dà informazioni su come raggiungere il monastero e vedere il tramonto,
ma ci vuole un’ora di cammino. Anche le rovine della città antica sono
distanti, e giunti alla fine del viaggio la stanchezza inizia a farsi sentire.
Ci
concediamo invece una passeggiata serale per Rodi, dove ci fermiamo per cena:
dopo l’ouzo di benvenuto, ordiniamo stifado e moussaka. Poi di nuovo per le vie
della Hora, del quartiere ebraico e della Strada dei Cavalieri, prima
dell’ormai familiare autobus che ci riporta a Ialissos. Qui, seduti guardando
le luci che punteggiano la città di Rodi nella notte, capiamo che il nostro
viaggio di nozze è ormai concluso.