Paradisi (Grecia), 31/8/2014
La
tyropita al Gate 8 dell’aeroporto
Diagoras di Rodi è un modo come un altro per stringere tra le mani ancora un
po’ di Grecia, finché è possibile: ma è tutto inutile. Chissà che ne sarà di
queste isole, mi viene da chiedermi mentre aspetto l’imbarco. Riusciranno a
costituire una via d’uscita dalla crisi, un punto da cui ripartire?
Chissà
che sarà di noi, è la domanda che sorge subito dopo. E’ un “noi” che non
preclude l’altro, anzi, nasce proprio in considerazione dell’affinità tra due
popoli, che anche in questo viaggio mi è parsa evidente. “Un uomo solo che guarda il muro è un uomo
solo. Ma due uomini che guardano il muro è il principio di un'evasione”,
scriveva anni fa Diego Cugia. Lo sappiamo bene: è pur sempre un viaggio di
nozze! Ma vogliamo guardare oltre la famiglia e gli amici, rete fondamentale,
scialuppa di salvataggio, welfare mediterraneo. Nessuno si salva da solo, per
parafrasare il titolo di un altro libro di successo: vale anche per i popoli,
non solo per gli individui. Mi auguro che presto i rappresentanti dei nostri
paesi siano in grado di picchiare i pugni sul tavolo di Bruxelles, e che lo
facciano insieme, perché da soli ci stritolano. Il Mediterraneo è il posto più
bello del mondo, non deve più essere periferia dell’Impero.
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