Agugliano
(AN), 8/8/2013
Ultima colazione aquilana a base di ferratelle –
le tipiche cialde abruzzesi – prima di ripartire verso Nord. Abbiamo salutato
tutti ieri sera, tranne Sergio, cui consegniamo le chiavi di casa prima di
congedarci. Oggi ci riavvicineremo a casa, ma ci aspetta ancora un’ultima tappa
nelle Marche.
Parliamo volentieri di questa regione perché è una
delle nostre mete preferite, in particolar modo la zona intorno ad Ancona, ma
da quando abbiamo creato questo blog non abbiamo avuto molte occasioni per
approfondire. Potremmo iniziare oggi partendo da Portonovo. Superati gli
stabilimenti balneari e l’antica chiesa romanica di Santa Maria si raggiunge
una spiaggia di ciottoli bianchi. Qui lo sguardo spazia tra i primi faraglioni
del Monte Conero da una parte e le scogliere che delimitano l’abitato di Ancona
dall’altra. Alle nostre spalle il verde dei boschi che sembrano precipitare
verso di noi, davanti l’azzurro dell’Adriatico.
Di Jesi, visitata in una giornata primaverile di
qualche anno fa, avevamo un ottimo ricordo. La visita serale invece ci ha un
po’ deluso. Ci spiegano che parecchia gente è scesa a Senigallia per il
Jamboree, festival dedicato agli anni ’50. Non che il centro sia deserto: la
maggior parte delle persone si concentra davanti a qualche bar con la musica
troppo alta che si diffonde per la strada e in una piazzetta dove si tiene uno
spettacolo di musica e poesia. Poche possibilità per mangiare qualcosa:
scartiamo un ristorante che da fuori ci sembra troppo chic, ne troviamo un
altro che sembra proprio fare al caso nostro ma è pieno. Si dice che in questi
casi la cosa migliore sia chiedere agli abitanti del posto. “Un ristorante…
etnico?”, ci chiede la ragazza cui ci rivolgiamo. No, niente di etnico:
nonostante i tanti africani ed indiani incontrati per strada siamo pur sempre
nelle Marche e vogliamo mangiare marchigiano! Ci indirizzano in un ristorante a
due passi da Piazza Federico II, che si rivela però qualitativamente mediocre.
Non siamo troppo esigenti quando mangiamo fuori, ma la cena di stasera ci
lascia l’amaro in bocca. Cerchiamo un po’ di oblio nei vicoli prima di
rientrare, ma oggi proprio non riusciamo a ritrovare la bella città che avevamo
conosciuto.
Passeremo la notte in un bed and breakfast situato
nelle campagne intorno ad Agugliano. Le colline marchigiane sono magnifiche,
peccato solo per le distese di campi fotovoltaici sul versante opposto a quello
dove ci troviamo. Ma ormai è notte e non si vedono più. In questo caso si può
davvero utilizzare l’espressione “col favore delle tenebre”.
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