Castell’Anselmo (LI), 24/5/2015
Stamattina la
colazione è accompagnata da una colonna sonora jazz: la famiglia che ci ospita
è composta da musicisti, jazzisti per la precisione. D’altra parte la stessa
città di Livorno ha dato molto alla musica, a partire da Pietro Mascagni, cui è
dedicata l’omonima Terrazza (uno del luoghi più celebri del lungomare
labronico), passando appunto per la scena jazz, per arrivare al cantautore
Piero Ciampi, a Nada e a Bobo Rondelli, già vocalist degli Ottavo Padiglione.
Rondelli e Ciampi sono cresciuti nel quartiere Pontino, dove ci siamo fermati a
cena ieri sera: scommetterei anche che sono entrati più volte in quell’osteria
che racchiudeva dentro di sé un po’ tutta Livorno. Piero Ciampi ha anche
dedicato diverse canzoni alla propria città natale.
Ed è di nuovo la
città di Livorno che attraversiamo in mattinata. Ne rivediamo alcuni degli
edifici più significativi: il Cisternone (serbatoio monumentale funzionante
ancora oggi), lo stabilimento termale delle Acque della Salute (di fianco alla
stazione ferroviaria, un bellissimo edificio purtroppo in condizioni
fatiscenti), la Fortezza Vecchia e quella Nuova (tra le quali si sviluppa il
quartiere Venezia). Raggiungiamo Ardenza, frazione situata a meridione della
città, lungo il mare, caratterizzata da alcune ville liberty veramente stupefacenti.
Da queste parti abitava Tommaso, amico del protagonista di Ovosodo. Come si è capito, quel poco che sapevo di Livorno prima di
venire qui lo devo a Virzì, uno dei migliori registi italiani contemporanei,
che nella città natale ha girato, oltre alla pellicola già citata, anche La prima cosa bella.
Per restare in ambito
cinematografico percorriamo il tratto di costa chiamato “Romito”, ovvero la
strada costiera che porta a Calafuria, Quercianella e Castiglioncello, evitando
prudenzialmente i sorpassi, come ci ha insegnato Dino Risi girando qui le scenefinali di uno dei suoi capolavori più celebri.
Anche Castiglioncello
è stato un set ideale negli anni ’60, nonché un ritrovo di numerosi attori come
Sordi e Mastroianni. Oggi è una gradevole località di villeggiatura situata su
un promontorio, che ci invita a fare una passeggiata, prendere una focaccia e
scendere alla spiaggia. C’è però giusto il tempo di riposarci un poco prima che
il cielo, che nella mattinata si era aperto, non ricominci a minacciare
pioggia. Pioggia che fortunatamente ci accompagna solamente nel tratto di
strada che percorriamo una volta risaliti in auto in direzione Bolgheri.
Siamo nei luoghi resi celebri da Giosuè Carducci: l’entrata al borgo è la più suggestiva che si possa immaginare, con il lungo e rettilineo Viale dei Cipressi. Ma anche il borgo merita una passeggiata, tra locali e negozi di souvenir. Entriamo anche in una mostra di vinili d’epoca, dove uno degli organizzatori ci racconta nei dettagli la leggenda metropolitana della morte di Paul Mc Cartney.
Siamo nei luoghi resi celebri da Giosuè Carducci: l’entrata al borgo è la più suggestiva che si possa immaginare, con il lungo e rettilineo Viale dei Cipressi. Ma anche il borgo merita una passeggiata, tra locali e negozi di souvenir. Entriamo anche in una mostra di vinili d’epoca, dove uno degli organizzatori ci racconta nei dettagli la leggenda metropolitana della morte di Paul Mc Cartney.
Qualche chilometro
più a nord di Bolgheri, per la precisione a Rosignano Solvay, si trovano le
famose “spiagge bianche”. “Sembra di essere a Cuba”, questo è ciò che si sente
ripetere da chi ci è già stato. Meno poeticamente, il colore della spiaggia è
dato dagli scarti di lavorazione della Solvay. La balneazione intorno alla foce
del canale di scarico è vietata, anche se un cartello ci informa che i
parametri delle acque sono costantemente monitorati. La spiaggia è comunque
affollata di appassionati di kyte-surf che hanno deciso di sfruttare la
giornata piuttosto ventosa.
Rosignano Marittimo,
a dispetto del nome (che deriverebbe da Maremma),
è situato qualche chilometro all’interno. Lo attraversiamo per rientrare
all’agriturismo e decidiamo di fermarci per fare una passeggiata fino al
Castello.