Senigallia
(AN), 23.8.2018
Dopo
aver visto chissà quanti treni sfrecciare dal balcone del nostro
appartamento, solo pochi metri più in là, ne prendiamo uno anche
noi. Il tempo di vedere dal finestrino i nostri costumi da bagno
appesi ad asciugare, di studiare le spiagge a nord di Senigallia, di
raccogliere in corsa qualche immagine di Fano, ed eccoci a Pesaro in
meno di mezz’ora. La seconda località delle Marche per numero di
abitanti si fregia del titolo di “città della musica”. Quante ce
ne sono in Italia? Almeno due, compresa la nostra. Pesaro d’altra
parte si caratterizza per essere la città natale di Gioacchino
Rossini. La casa natale oggi è un museo (due sale ad ingresso
gratuito come antipasto, il resto visitabile con biglietto
d’ingresso). Se preferite la musica leggera contemporanea, qui è
nata anche la cantautrice Maria Antonietta, una delle più
promettenti tra le giovani autrici italiane, che peraltro vive dalle
parti di Senigallia.
Passeggiando per le vie del centro bisogna riconoscere in ogni caso che la musica è ben presente: sentiamo prima un coro che prova nei locali del Teatro Rossini, poi un pianoforte suonare nel Conservatorio, anch’esso dedicato al celebre compositore, ed infine una coppia di musicisti che discute animatamente sugli attacchi in sol minore nella musica del ‘700 (almeno questo è ciò che mi è parso di capire, ma devo confessare una certa ignoranza al riguardo).
Passeggiando per le vie del centro bisogna riconoscere in ogni caso che la musica è ben presente: sentiamo prima un coro che prova nei locali del Teatro Rossini, poi un pianoforte suonare nel Conservatorio, anch’esso dedicato al celebre compositore, ed infine una coppia di musicisti che discute animatamente sugli attacchi in sol minore nella musica del ‘700 (almeno questo è ciò che mi è parso di capire, ma devo confessare una certa ignoranza al riguardo).
Le
scene raccontate hanno tutte luogo spostandosi di poco dall’asse
via Branca – Viale della Repubblica, attraversando le centralissime
Piazza del Popolo e Piazza Lazzarini, fino a Piazza della Libertà
(ben visibile a grande distanza grazie alla presenza della sfera di
Arnaldo Pomodoro, altro artista pesarese, e al mare che si staglia
sullo sfondo). Su quest’ultima piazza affaccia anche il Villino
Ruggeri, delizioso esempio di architettura liberty. Altro luogo
d’interesse di Pesaro è la Rocca Costanza, aperta solo in
occasione di eventi culturali, situato tra il centro storico ed il
quartiere formato prevalentemente da ville liberty che lo divide dal
mare.
Una piadina ad eccoci al mare, che oggi sembra migliore di quello di Senigallia, nonostante un po’ di mucillagine e l’arrivo di meduse giganti che però, ci assicurano, sono innocue. Ci godiamo perciò il degno finale di una giornata… in crescendo!
Una piadina ad eccoci al mare, che oggi sembra migliore di quello di Senigallia, nonostante un po’ di mucillagine e l’arrivo di meduse giganti che però, ci assicurano, sono innocue. Ci godiamo perciò il degno finale di una giornata… in crescendo!
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