Senigallia
(AN), 24.8.2018
Basta
percorrere pochi chilometri in direzione nord ed ecco un mare più
consono a noi: siamo dalle parti di Cesano, frazione di Senigallia.
Frangiflutti sotto il pelo dell’acqua ed orizzonte finalmente
libero, ciottoli bianchi, mare blu e una vela che si staglia
all’orizzonte. In fondo, ci
basta
poco. Qui non siamo assediati dai bagni (ce n’è giusto uno di
fianco a noi, attrezzato per i cani).
Alle nostre spalle un paio di residence e due campi da tennis, più
in là la ferrovia. A poche centinaia di metri un pezzo di spiaggia
frequentato da naturisti, un canneto, una vecchia casa diroccata ed
il fiumiciattolo che ci separa da Marotta. La località balneare, ho
scoperto in questi giorni, ha ispirato ad Enrico Ruggeri uno dei suoi
brani più famosi, Ilmare d’inverno.
Fuori stagione, d’accordo, come la signora vicino a noi che canta
L’estate
sta finendo ed
io che vorrei zittirla dicendole “non sono ancora a metà ferie,
che diamine!”.
Lasciamo la musica leggera italiana e torniamo a Rossini. Nel pomeriggio andiamo infatti al Labirinto di Hort. Col ragazzo che ci accoglie si scherza sul fatto che due cremonesi vengano fino a Senigallia per perdersi in mezzo al mais, monocoltura dominante nel nostro territorio. Ma il labirinto di mais che viene annualmente realizzato nelle Marche ha un valore didattico oltre che turistico. Bene, direte voi, ma che c’entra Rossini? C’entra perché il labirinto ogni anno è dedicato ad un tema specifico ed il 2018 è l’anno del musicista pesarese, di cui ricorre il 150esimo anniversario della morte.
Dopo il labirinto torniamo a Fano per un aperitivo in una piazza XX Settembre piuttosto quieta. La spiegazione è molto semplice: si sono riversati tutti nella zona più vicina al mare, dove viene annualmente organizzata la Fiera di San Bartolomeo. Lo scopriamo a nostre spese: rimaniamo a lungo intrappolati tra le vie limitrofe al lungomare di Sassonia prima di riuscire a guadagnare la strada che ci riporta a Senigallia.
Lasciamo la musica leggera italiana e torniamo a Rossini. Nel pomeriggio andiamo infatti al Labirinto di Hort. Col ragazzo che ci accoglie si scherza sul fatto che due cremonesi vengano fino a Senigallia per perdersi in mezzo al mais, monocoltura dominante nel nostro territorio. Ma il labirinto di mais che viene annualmente realizzato nelle Marche ha un valore didattico oltre che turistico. Bene, direte voi, ma che c’entra Rossini? C’entra perché il labirinto ogni anno è dedicato ad un tema specifico ed il 2018 è l’anno del musicista pesarese, di cui ricorre il 150esimo anniversario della morte.
Dopo il labirinto torniamo a Fano per un aperitivo in una piazza XX Settembre piuttosto quieta. La spiegazione è molto semplice: si sono riversati tutti nella zona più vicina al mare, dove viene annualmente organizzata la Fiera di San Bartolomeo. Lo scopriamo a nostre spese: rimaniamo a lungo intrappolati tra le vie limitrofe al lungomare di Sassonia prima di riuscire a guadagnare la strada che ci riporta a Senigallia.
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