mercoledì 23 gennaio 2013

Trieste, alla prossima



Trieste, 29/09/2012

Scene da fine estate a Duino. Al ristorante, qualche tavolo più in là, si discute di quant’è dura la vita da imprenditori. Di fronte a me un uomo con qualche chilo di troppo parla con la bionda accompagnatrice, inizia a singhiozzare, poi si nasconde dietro ad un paio di occhiali da sole. Rari turisti passeggiano intorno al porticciolo in gruppi di due o tre persone. Per sfuggire alla tristezza mi aggrappo alle sardelle in savor. Trieste ci aspetta, già l’abbiamo vista all’orizzonte da sotto il castello che ospitò il poeta austriaco Rainer Maria Rilke, che qui compose le Elegie duinesi.

Trieste Next è il Salone Europeo della ricerca e dell’innovazione. Nella città giuliana in questo fine settimana sono numerose le iniziative collegate all’evento. Al centro di tutto, naturalmente, Piazza Unità d’Italia. E’ qui che si tiene la premiazione del concorso fotografico Arte o scienza?. Sara è tra i sei segnalati; parcheggiamo l’auto vicino a San Giusto ed inganniamo l’attesa della proclamazione dei primi tre classificati – cui spetta un riconoscimento – passeggiando per il centro.
Siamo di nuovo qui, ad un mese dal rientro del nostro viaggio estivo, quando abbiamo preferito non fermarci nel centro concedendoci un ultimo pranzo a Prosecco. Trieste rimane per noi un porto a cui tornare, così come lo è per Paolo Rumiz, che però da qui parte anche, essendo un triestino vero. Il pluri-citato (da questo blog) giornalista-scrittore e viaggiatore però oggi è in versione casalinga: lo incontriamo per due volte in via Cavana, mentre si reca alle prove di un reading musicale che si terrà domani sera.
“Cosa siete venuti a fare in questo buco del culo del mondo?” ce lo chiede Caterina, incontrata per caso davanti ad un’osteria sempre dalle parti di via Cavana. In realtà la sua è rabbia per come è diventata la città che l’ha adottata. Noi siamo legati a Trieste e ne abbiamo una visione forse un po’ distorta, ma non possiamo ignorare le difficoltà che la attanagliano. “Voi ingegneri ambientali ne avreste di lavoro, visti i problemi di inquinamento che abbiamo qua” mi dice, dopo essersi lamentata delle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni. “Le case popolari dove abito hanno gli stessi problemi da anni, ma il Comune se ne frega”. Una Trieste che è ancora la Città Vecchia cantata da Umberto Saba tanti anni fa.
Peccato che la foto scattata al microscopio da Sara e dalla collega Giulia non si classifichi tra le prime tre. La segnalazione è comunque valsa l’affissione dell’immagine in formato 6x3 metri nella zona di San Giacomo. Domani andremo a vederla, prima di salutare Trieste. Alla prossima.

martedì 1 gennaio 2013

Territori



Ci siamo ripromessi di sfruttare questo inizio anno per aggiornare il nostro blog. Abbiamo in sospeso il resoconto di alcune brevi visite a Trieste, in Val Belluna, a Torino e in Val Camonica, capitate in occasioni diverse che a breve racconteremo.
In questo blog si parla di territori e non vogliamo certo dimenticare il nostro: siccome qui vogliamo raccogliere un po’ tutto quello che facciamo e scriviamo, è opportuno segnalare un pezzo che parla dell’uso distorto delle fonti di energia rinnovabile in ambito agricolo, particolarmente in voga in provincia di Cremona. Sempre sul sito del Forum Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori sono stati pubblicati nel corso del 2012 altri due articoli sul progetto di Polo Industriale di Tencara (Pizzighettone) e sullo stoccaggio di gas che si sta realizzando a Bordolano.
Con il buon proposito di continuare ad occuparci del Cremonese nel 2013. Ma gli ultimi giorni della pausa natalizia li dedicheremo ai nostri piccoli viaggi…