martedì 5 dicembre 2023

Gita a Crespi d'Adda



Il rientro è stato difficoltoso, ma mia madre, instancabile organizzatrice di gite, ci ha coinvolto per una domenica di ottobre a Crespi d'Adda. O meglio, ha coinvolto Sara: io ho declinato l'invito in quanto avevo già visitato il sito qualche anno fa, con la famiglia al completo.




Il villaggio operaio di Crespi d'Adda, situato all'estremità meridionale della cosiddetta Isola Bergamasca, in territorio di Capriate San Gervasio (quello di Leolandia, che ai miei tempi era semplicemente "la Minitalia"), è di particolare interesse, ed è frutto dell'esperienza di uno degli imprenditori cosiddetti illuminati, Cristoforo Benigno Crespi, titolare di un cotonificio, che vi realizzò le abitazioni di parte dei lavoratori della sua azienda. Se da un lato si tratta di un esempio molto avanzato in tempi di frequente sfruttamento conclamato dei lavoratori, dall'altro, a pensarlo oggi, dà un sottile senso di inquietudine per l'inevitabile controllo pressoché totale della vita delle maestranze.




In ogni caso Crespi d'Adda riveste anche un particolare interesse architettonico, con le sue strade ben organizzate e rettilinee e le abitazioni differenziate a seconda del ruolo ricoperto nell'azienda. Da segnalare anche la centrale idroelettrica sul fiume Adda, aperta alle visite. Adda che da queste parti (siamo al confine tra le province di Bergamo e Milano) crea alcuni ambienti naturali piuttosto interessanti. 



Il pomeriggio il programma non poteva non prevedere una visita a Bergamo. La meta è forse inflazionata di questi tempi, essendo stata, insieme alla vicina Brescia, riconosciuta come "capitale della cultura 2023". Però la città alta merita sempre una passeggiata.