lunedì 14 maggio 2012

Pensierini toscani della sera - 3. Canto d'Aprile


Cremona, 22/4/2012

Il tempo di fare qualche foto agli edifici storici delle terme di Montecatini (a partire dal più celebre, il Tettuccio) e partiamo per Altopascio, provincia di Lucca. Mamma vuole visitare il cuore del borgo ove nacque l’ordine religioso cavalleresco dei cavalieri del Tau, raccolto intorno alle tre piazze principali, ma soprattutto vuole approfittarne per fare un saluto a suo fratello.
Mio zio Giuseppe ha trasmesso al figlio Marco la passione per il volo silenzioso. Ogni tanto i due se ne vanno insieme in giro per l’Europa a fare le loro gare. Li raggiungiamo in un grande campo poco fuori Altopascio, nelle vicinanze della zona umida della Sibolla.
Assistiamo ad una parte di gara, finché mio zio non danneggia il suo modello a seguito di un errore di manovra; vedendo che la situazione si mette male decidiamo di ripartire. Che non si dica che siamo noi a portare sfortuna…

A Collodi è tutto un richiamo a Pinocchio: la statua alta 16 metri, gli asinelli nel recinto poco distante che sembrano usciti dal Paese dei Balocchi, il parco tematico, i nomi di bar e ristoranti, persino alcuni murales sulle case, che mi ricordano quelli visti a Vernante l’anno scorso. D’altra parte l’inventore del burattino più famoso del mondo ha addirittura assunto quello del borgo dove ha passato buona parte della sua infanzia come nome d’arte. Carlo Lorenzini (questo il vero nome) avrebbe trovato tra le ripide vie del centro medievale, con le loro case che sembrano franare addosso alla bella Villa Garzoni e al suo grande giardino, l’ispirazione per il romanzo divenuto famoso in tutto il mondo.
Una bruschetta e poi ci spostiamo di pochi chilometri, a Pescia (di cui Collodi è frazione). Il primo impatto non è dei migliori; lungo la sponda sinistra del torrente omonimo si trovano il Duomo ed altri importanti edifici religiosi, quasi tutti però chiusi o in fase di ristrutturazione al momento della nostra visita. Il complesso ospedaliero, inoltre, sviluppatosi in pieno centro intorno alla sede storica, non è ben inserito nell’ambiente circostante. Più interessante la parte della città situata sulla sponda opposta del torrente Pescia, in particolare Piazza Mazzini e Ruga degli Orlandi, con le belle facciate dei palazzi che vi si affacciano.
Saliamo per le stupende strade della Svizzera Pesciatina, com’è chiamata l’area di Vellano e delle altre frazioni montane. La Montagna Pistoiese, come ogni anno, vedrà rivivere tra un paio di settimane l’antica tradizione dei Canti del Maggio, diffusi in numerose zone della nostra penisola e qui riportati in auge grazie al lavoro del musicista locale RiccardoTesi, uno dei più bravi suonatori d’organetto a livello nazionale. Noi siamo in anticipo; il nostro può essere semmai un Canto d’Aprile, per ringraziare il cielo del pomeriggio di sole dopo la pioggia della notte.
L’ultima tappa è al ponte pedonale sospeso di Mammiano, notevole opera di ingegneria datata 1923 (è il più lungo del mondo; un po’ di mal di mare, ma vale la pena attraversarlo). Altre opere interessanti dal punto di vista architettonico, oltre che ingegneristico, sono le vecchie centrali idroelettriche che incontriamo salendo verso l’Abetone. In cima al valico varchiamo le piramidi che segnavano il confine tra Granducato di Toscana e Ducato di Modena, come ci spiega un carabiniere dopo avermi graziato per una lieve infrazione commessa al volante, distratto dalle cime innevate dell’Appennino.
Gli ultimi panorami alla luce del crepuscolo sono quelli del Frignano, la regione dell’Appennino Modenese ai piedi del Monte Cimone. Poi è di nuovo l’orizzonte familiare della Val Padana.
Pensierino della sera: sono ormai ritornato in Via Antica Porta Tintoria. Sara invece tornerà domani, e mi farò raccontare Catania attraverso le sue fotografie…

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