domenica 11 dicembre 2016

Liguria a portata di mano - 1. Deja-vu alla bocca del Magra



Riccò del Golfo, 21/8/2016

Dalla radio del baretto sulla spiaggia partono le note di Perdere l’amore mentre il sole tramonta sul mare vicino a Punta Bianca. L’Italia del volley maschile ha appena perso la finale olimpica di Rio 2016. Vincerà mai l’unico trofeo mancante al proprio palmares?
Per ora dobbiamo accontentarci di un altro argento, così come ci siamo accontentati di un paio di brevi bagni a Marinella di Sarzana nel nostro pomeriggio. Dobbiamo ricaricare le energie e per oggi va bene così, quel che cercavamo era un po’ di sabbia su cui distenderci e acqua fresca in cui bagnarci. Ma accontentarci non sarà il vocabolo per le nostre vacanze, anche se quest’anno – causa mio nuovo impiego lavorativo – i giorni a disposizione saranno una manciata e quindi abbiamo deciso di non allontanarci troppo da casa. Dedicheremo più tempo alla Liguria che tanto ci piace, ma che essendo vicina riserviamo per viaggi più brevi. Cercheremo anche di scoprire angoli nuovi, a partire da Riccò del Golfo, dove pernotteremo (e dove ci siamo fermati per lasciare i bagagli e pranzare col primo pesto ligure).
La cena invece è un dejà-vu: anche il ristorante con terrazza sul suggestivo estuario del Magra, dove ordiniamo totani ripieni. Alle nostre spalle l’ultimo lembo di Liguria, pianeggiante, quasi toscano. Di fronte le luci conosciute di Ameglia e di Bocca di Magra, dall’altra parte del fiume, ai piedi delle montagne boscose. Fiumaretta è un punto strategico, niente da dire. Dejà-vu o meno, si rivede sempre volentieri.

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