domenica 18 dicembre 2016

Liguria a portata di mano - 3. Istantanee dalle Cinque Terre



Riccò del Golfo, 23/8/2016

Eccoci di nuovo in città: stavolta l’interscambio è con il treno, per la classica gita alle Cinque Terre. Sara vorrebbe percorrere insieme la via dell’Amore: peccato che il celebre e pittoresco sentiero tra Riomaggiore e Manarola sia chiuso da qualche anno, dopo l’ennesima (e letale, in quel caso, per una turista straniera) frana. D’altra parte da queste parti bisogna vedere, di volta in volta, quali sono gli itinerari percorribili. Ho avuto modo di vedere un mesetto fa che anche tra Manarola e Corniglia il sentiero è quasi totalmente chiuso (si arriva solo alla caletta col molo poco oltre il bel parchetto di punta Bonfiglio), così come, da qualche anno ormai, quello che collega la stazione di Riomaggiore con la parte più antica del paese. 
La scelta è dunque tra la galleria e la strada che sale attraverso il gruppetto di case che circonda la stazione e sovrasta scogli, orti, case sparse fino ad arrivare ai piedi del vecchio castello. Il panorama toglie il fiato e riesce a stupirmi ogni volta. Come può uno scoglio arginare il mare? Se lo chiede Lucio Battisti in un celebre brano citato su una targa in prossimità del punto più bello di questo tratto di costa. Manarola risponde invece con un più ligure Fabrizio De André, cui è stata dedicata una terrazza nella parte alta del paese. Un omaggio da mozzare il fiato, come la vista del borgo ai suoi piedi e del mare di fronte.
Torniamo a Riomaggiore. Non ci saranno novità, in questa giornata, ma ci si riesce a stupire ogni volta di tutto: i vicoli, il porticciolo, il mare della spiaggia ad est del paese, il piatto di acciughe ripiene. Treno per Manarola, altra passeggiata, altri caruggi, fichi d’india, agavi, orti. E altro mare. Ci stendiamo sulla discesa al mare e nuotiamo facendo il giro dello scoglio da cui, da sempre, si tuffano ragazzi del luogo e turisti. Una ragazzina sale e guarda a lungo, con l’aria incerta, lo stretto braccio di mare 7-8 metri ai suoi piedi. Un ragazzo la tiene per mano. Sembra voler scendere, poi torna sui suoi passi e riprende a guardare il mare. Si forma una piccola folla dal parapetto della terrazza che circonda la caletta. Sembra una curva calcistica che comincia ad incitarla. Alla fine si decide. Niente di nuovo, dicevamo: confortevole bellezza familiare. Istantanee dalle Cinque Terre che comunque danno una gran gioia ed elargiscono bellezza a piene mani.
Rimane solo il tempo per una cena a base di pesce e vino locale.

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