lunedì 21 luglio 2014

Trasimeno Domestic Box - 2. Arcobaleno bis (stavolta sul lago)



Isola Maggiore (PG), 26/4/2014
L’Isola Maggiore conta oggi 17 abitanti, tra cui una coppia di belgi che si è conosciuta qui ed ha deciso di trasferirsi, aprendo anche un blog sulla vita nel borgo. Ma in passato la popolazione dell’isola ha raggiunto le 600 unità. A testimonianza dell’antica ricchezza del luogo, basata su particolari metodologie di pesca, vi sono i pregevoli affreschi della chiesa di S. Michele Arcangelo. Sull’Isola Maggiore vi sono poi i resti di due mulini a vento, uno dei quali non visitabile in quanto incluso nel
perimetro del Castello Guglielmi, ormai in stato di abbandono. Tempo fa una cordata di imprenditori intendeva realizzarvi un centro benessere, ma qualcosa non deve essere andato per il verso giusto, visto che l’area è stata posta sotto sequestro ed è stata messa all’asta.




Per i sentieri che attraversano l’isola, tra ulivi e macchie di finocchiaccio selvatico, è possibile visitare i luoghi del passaggio di San Francesco. Tornando invece sulla sommità, la chiesa di S. Michele Arcangelo è visitabile al modico prezzo di un euro, grazie ad un biglietto cumulativo che consente l’ingresso anche alla Casa del Capitano del Popolo ed al Museo del Merletto, prodotto artigianale che vanta una sua storia sull’Isola Maggiore.
L’isola è collegata mediante un servizio di traghetti con Passignano e Castiglione del Lago, oltre che con Tuoro. Abbiamo in programma per il pomeriggio una visita proprio a Castiglione, ma vogliamo approfittarne per concederci qualche divagazione sul versante meridionale del lago, quindi andiamo a riprendere l’auto dove l’abbiamo lasciata ieri.
 

 

Il lido di Tuoro, nel quale si respira un’atmosfera gradevole, è costituito essenzialmente dal molo, dal campeggio, da un dancing, da un baretto e dal Campo del Sole, una serie di sculture ottenute lavorando alcune colonne in pietra. Ci troviamo nella zone dove nel 217 a.C. fu combattuta la battaglia tra Annibale e l’esercito romano, che vide la vittoria dei Cartaginesi: l’evento è raccontato molto bene da Paolo Rumiz nel suo libro intitolato proprio Annibale. C’è anche un percorso dedicato allo storico scontro.
A Castiglione del Lago percorriamo via Vittorio Emanuele fino al Palazzo della Corgna e alla fortezza, poi rientrando ci fermiamo in un’enoteca dove scopriamo il Colli del Trasimeno Gamay, un vino prodotto nella zona intorno a Perugia. Facciamo una scorta di bottiglie di vini prodotti da alcune piccole aziende dell’area del Trasimeno, oltre che di pici.





Peccato ci rimanga poco tempo per visitare Panicale, da cui si gode una delle più belle viste sul lago. Riusciamo però a salire dalle piazze Umberto I e S. Michele, suggestive nella loro irregolarità plani-altimetrica, fino alla deliziosa Piazza del Podestà, prima che si scateni un nuovo temporale. 




 
Fortunatamente è questione di una mezzoretta al massimo. Il viaggio di ritorno ci regala infatti il secondo arcobaleno della vacanza, stavolta sul lago. Nemmeno la ragazza che ci ha staccato i biglietti sul traghetto riesce a resistere: estrae lo smart-phone e scatta una foto.
Il menù dell’albergo offre un’ampia scelta di pesce di lago, ma non disdegna alternative altrettanto succulente: ci orientiamo perciò su un menù di terra. Tagliere di affettati e formaggi umbri, tagliatelle al tartufo per me e bistecca per Sara. Anche stavolta le nostre aspettative non vengono deluse e torniamo in camera soddisfatti, guardando dalla finestra le rade luci oltre il calmo specchio d’acqua del lago.

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