sabato 23 gennaio 2016

Ai lati d'Italia - 4. Tra mondo slavo e Mitteleuropa



Cerklje na Gorenjskem (Slovenia), 13/8/2015

Cornetto Ledo, biscotti Jaffa, brioche ed eccoci pronti per Lubiana. Attraversiamo l’ampia vallata della Sava, tra campi coltivati a granoturco e prati da sfalcio, intervallati da boschetti di noccioli e conifere. Arriviamo a Mengeš e da qui proseguiamo verso la capitale slovena, il cui biglietto da visita non è molto incoraggiante: nella zona periferica (diciamo pure in quella semiperiferica) sembra che l’avvento del capitalismo abbia originato la smania architettonica di dimostrare che la democrazia odierna è capace di creare brutture all’altezza degli episodi peggiori del socialismo reale.
Posteggiamo poco distante dal Tivoli Park, l’immensa area verde situata nella zona occidentale della città, ed imbocchiamo Slovenska Cesta (strada un tempo intitolata a Tito: ai tempi in cui fu deciso il cambiamento di nome si aprì una querelle, con tanto di ricorso alla Corte Costituzionale Slovena). Al di là di qualche scena di alcolismo di strada (immagini tutto sommato contenute rispetto all’emarginazione più evidente in altre grosse città), procedendo verso il centro la Lubiana sembra gradualmente farsi più gradevole. Dall’incrocio con Dalmatinova Ulica comincia la zona pedonale, con grossi palazzi moderni ed alcuni portici, sedie e tavolini di locali alla moda sull’ampio marciapiede, boutique, uffici e negozi. Dalla zona moderna del centro passiamo a quella di origine romana e ci troviamo nella graziosissima piazzetta di forma irregolare dedicata al poeta sloveno France Prešeren: si cominciano a vedere esempi di Art Nouveau e di architettura barocca. Piazza Prešeren si affaccia sulla Ljubljanica proprio in corrispondenza del Triplo Ponte, ma noi rimaniamo su questa sponda del fiume proseguendo fino a Kongresni Trg, con la sua area verde, la chiesa delle Orsoline, la Filarmonica e l’Università, di fronte alla quale alcuni operai stanno montando un grosso palco (Lubiana è culturalmente piuttosto attiva). Anche le rive della Ljubljanica, il fiume che attraversa il centro storico, pullulano di locali e ristoranti: il corso d’acqua è parte integrante della vitalità cittadina (in Slovenia non poteva essere altrimenti) e vi vengono organizzate anche delle escursioni in barca.






Noi il fiume lo attraversiamo una volta giunti a Jurćev Trg per inoltrarci nella parte più medievale della città, anch’essa molto vitale e caratteristica, dominata dal Castello. Il Ljubljanski Grad è ben conservato e ospita frequentemente spettacoli e mostre temporanee, oltre ad alcuni musei. Il complesso è in buona parte visitabile gratuitamente ed offre una bella vista sulla città. Nel cortile interno è stata realizzata una sorta di piazzetta per glispettacoli e per i tavolini di alcuni locali.
Scendiamo per continuare la passeggiata tra la via che affaccia sul fiume e quella più interna: pittoresca in particolare Mestni Trg. Ci spingiamo fino alla Piazza del Mercato ed al Ponte dei Draghi, non senza esserci fermati per pranzo. Sara ordina tagliatelle, mentre io mi oriento sugli žlikrofi, tortelli tipici di Idrija – città situata grosso modo a metà strada tra la capitale ed il confine italiano – conditi con funghi, formaggio e salsa di tartufi.
 Mestni Trg è un toponimo diffuso in Slovenia, equivalente grosso modo al significato di “piazza civica”: la troviamo anche nel bel centro di Škofia Loka, cittadina medievale ad una mezzoretta di strada da Lubiana, in direzione Nord. Ci fermiamo per un ježeć (pallina di cacao, cocco e rum diffusa con altri nomi nella zona balcanica) ed un caffè, per poi salire fino al castello.


La sera facciamo nuovamente due passi per Cerklje: in paese non c’è niente di particolare, ma le casette dal tetto appuntito circondate dai loro giardini ricchi di alberi di mele sprofondate nella quiete sono particolarmente rappresentative di questa Slovenia sospesa tra mondo slavo e Mitteleuropa.

2 commenti:

  1. Bella la bici. Posso fregare la foto? Barbara.

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  2. Prego. E' una bici quasi interamente in legno situata davanti alla vetrina di un negozio vicino a Stari Trg, Lubiana

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