domenica 23 ottobre 2011

Tra Quarnaro ed Istria via terra e via mare - 10. Tra Cherso e Lussino

Lussinpiccolo, 27/8/2011

Nerezine è un grazioso porticciolo a metà strada tra Mali Lošinj e Osor. Ci fermiamo per acquistare una bottiglia di travarica (grappa alle erbe) e a guardare una mostra nella piazza principale, poi ripartiamo.

Nel caso non si fosse ancora capito, tra Cherso e Lussino ho già stabilito quali sono le mie preferenze, anche se siamo arrivati a Lussinpiccolo da meno di ventiquattro ore. Inoltre dobbiamo ancora esplorare l’estremità meridionale di Cres, la cui visita è stata rimandata ad oggi per ragioni pratiche.

Superiamo quindi Osor e seguiamo le indicazioni per Punta Križa. Ed è di nuovo Cres: di nuovo terra rossa, pietre, muretti a secco, uliveti, fino ad una spiaggia di ghiaia finissima che, una volta entrati in acqua, ci svela un inaspettato (e quasi unico in terra croata) fondale sabbioso.

Mentre Sara si gusta un cornetto della Ledo (la marca di gelati che ha come simbolo l’orsacchiotto bianco, presente un po’ ovunque in queste isole) provo a contattare l’amico Virginio, che dovrebbe arrivare a Cherso in questi giorni. Poi pianifichiamo il pomeriggio, decidendo di fermarci a Osor sulla via del rientro.

Osor (Ossero) è stata a lungo il porto principale di Cres, prima di affrontare un lungo periodo di decadenza, solo parzialmente arrestatosi negli ultimi anni grazie all’attività turistica e culturale (in particolar modo musicale). Giusto domani sera nella chiesa principale ci sarà uno dei concerti del festival estivo organizzato nella cittadina. Ci affacciamo all’ingresso principale, costellato dai consueti divieti: di usare il cellulare, di entrare con i cani, di mangiare il gelato, di entrare con il costume da bagno… Ma proprio sotto l’altare c’è un uomo a torso nudo che sta accordando il pianoforte (e lo strumento lascia intravedere una ragguardevole pancia).

Percorriamo le strade cittadine, piene di statue e di busti di musicisti famosi, sino ad arrivare al ponte girevole che collega Cres e Lošinj, giusto in tempo per assistere alla sua apertura. Il piccolo spettacolo, che richiama quotidianamente due piccoli gruppetti di curiosi sulle due sponde del canale, si ripete ogni giorno alle 9 e alle 17, consentendo alle imbarcazioni di passare da un’estremità all’altra del canale. Un ponte analogo si trova a Lussino, a poche centinaia di metri dalla nostra camera.

Attendiamo che il ponte venga richiuso per tornare a Lošinj, fermandoci nuovamente a Nerezine per un ultimo bagno. Restiamo a guardare i ragazzini che instancabili continuano a saltare fuori e dentro dall’acqua, interrotti di tanto in tanto dai pacati richiami dei genitori. Il sole tramonta sulla piccola baia e sulla spianata in cemento del molo e mi coglie immancabile una punta di nostalgia per le estati della mia infanzia.

Tornando a Lussinpiccolo leggo le targhe delle auto che incrociamo: Germania, Croazia, Olanda, Italia… La vacanza in Croazia nel mese di agosto è un’esperienza cosmopolita. In giro c’è ancora molta gente, anche se siamo ormai a fine mese. Sono soprattutto tedeschi e italiani, oltre al turismo interno croato, ma abbiamo incontrato turisti provenienti un po’ da tutta l’Europa. Per esprimermi ormai uso un mix di tutte le lingue che conosco almeno un po’, cui ora si aggiunge anche qualche parola di croato… ma l’importante è farsi capire.

E “šlivovica” la celere cameriera lo capisce benissimo, mentre cerco di sentirmi un po’ più balcanico, qui, sul lungomare di Mali Lošinj.

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