martedì 8 novembre 2011

Tra Quarnaro ed Istria via terra e via mare - 12. Italiani partiti, cornetti finiti

Lussinpiccolo, 29/8/2011

La mostra fotografica avente come tema portante l’acqua sul lungomare di Mali Lošinj ci fa venire ancora voglia di mare, nonostante il cielo oggi non sia limpidissimo e da qualche giorno il vento stia soffiando in continuazione sull’isola. Altri segnali di un agosto che sta per andarsene (“italiani partiti, cornetti finiti” si è sentita dire Sara dal cameriere di un locale dove voleva fermarsi a fare colazione).

Attraversiamo la penisola di Čikat, camminando dapprima in una zona di grosse strutture turistiche di fine ‘800 – inizio ‘900 in stato di abbandono, poi tra campi di calcio e di tennis di più recente realizzazione. Riprendiamo la camminata dove l’abbiamo interrotta ieri pomeriggio, tra le tante calette con vista sugli isolotti che circondano Lussino, meta delle gite in barca organizzate che quotidianamente partono da Mali Lošinj e Veli Lošinj.

Qui tutto sembra più dolce che a Cres: la vegetazione, i rilievi dell’entroterra, le stesse costruzioni (vedi ad esempio le palazzine liberty che caratterizzano questo tratto di costa). Ma confesso che mi manca l’aspetto selvaggio di Cherso, le sue pietraie, lo scampanio delle capre che si diffonde tra gli ulivi, le vecchie costruzioni in pietra, l’atmosfera più raccolta della città di Cres.

La camminata prosegue tra la pineta e gli scogli, dove non è infrequente imbattersi in uomini e donne che si aggirano come mamma li ha fatti, anche al di fuori dei numerosi campeggi e spiagge per naturisti. Quella del naturismo lungo le spiagge della ex-Jugoslavia è una lunga storia; una particolare influenza l’ebbe il re britannico Edoardo VIII, che insieme alla famiglia amava fare il bagno nudo in una spiaggia dell’isola di Rab. Fin dagli anni ’30 infatti le spiagge croate sono meta prediletta dei naturisti, in particolar modo tedeschi ed austriaci.

Con il vento che c’è, a noi di mostrare le pudenda non passa nemmeno per la testa; anzi, fatto l’ultimo bagno ci rivestiamo e attraverso la pineta rientriamo a Lussinpiccolo, dove acquistiamo una conchiglia dipinta a mano su una bancarella improvvisata lungo la strada da una bambinetta bionda, facciamo un aperitivo con malvasia istriana ed acquistiamo cornetti e savijača (strudel) per la colazione di domani.

Un coro folkloristico locale ravviva la serata nella centralissima Trg Republica Hrvatska, là dove si incontrano i lungomari che percorrono i due versanti della baia. In giro c’è meno gente rispetto alle serate scorse. Ma l’estate non è ancora finita e la vita a Mali Lošinj prosegue. Venerdì sera sono attesi i Psihomodo Pop, un celebre gruppo rock attivo fin dai tempi dell’ex-Jugoslavia. Ma noi non saremo più qui. Domani lasceremo Lussino. Anche per noi quelli di oggi erano gli ultimi cornetti.

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