lunedì 20 giugno 2016

Alta e bassa pressione - 2. San Gimignano: gara verso l’alto



Torniella (GR), 30/12/2015
La fama di San Gimignano è legata alle sue torri: le famiglie più importanti della città le edificarono come simbolo della propria potenza, in una gara verso l’alto non dissimile da quella di altre località meno celebri. Delle 72 torri presenti un tempo nel centro storico ne restano oggi “solo” 16 (ma le basi di altre torri sono tutt’ora presenti nel tessuto urbano). Per avere un’idea di quello che era l’aspetto di San Gimignano nel 1300 consiglio di visitare la ricostruzione realizzata in via Costarella, in pieno centro, chiamata appunto San Gimignano 1300.
Passeggiamo per il centro di San Gimignano insieme a Massimo, cugino di Fausto, che dopo dodici anni a Londra la scorsa estate è tornato in Toscana e sta riscoprendo insieme a noi luoghi visitati ormai parecchi anni fa. Intorno a noi turisti internazionali si fermano ammirati davanti alle torri, fanno foto in piazza Duomo, assistono alle esibizioni di musicisti ed artisti di strada, entrano ed escono dalle gallerie, dalle botteghe di artigianato e di souvenir, dalle osterie e dai negozi di prodotti tipici (su tutti la Vernaccia di San Gimignano e lo zafferano).
Quella di piazza della Cisterna è l’immagine più celebre di San Gimignano, insieme allo skyline della cittadina con le sue torri che svettano tra le colline. Una bella visuale sul centro storico si ha anche dalla Rocca di Montestaffoli, il punto più alto di San Gimignano.
Se apprezzate il genere è possibile visitare anche il Museo della Tortura e quello della Pena di Morte: noi preferiamo entrare in una bruschetteria per uno spuntino a base di bruschette e fettunta (una fetta di pane scaldata al forno, cosparsa di olio e strofinata con aglio). Cerchiamo di stare leggeri perché per stasera abbiamo già programmato una cena nella trattoria di fiducia a Scalvaia: ci aspettano pici al ragù di cinghiale e fiorentina. 

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