domenica 19 giugno 2016

Alta e bassa pressione - 1. Dal Tirreno ai presepi di Montemassi



Torniella (GR), 29/12/2015

Attraversiamo quest’Italia presa nella morsa di un’inusuale e lunghissimo periodo di alta pressione fuori stagione: tanto sole, pochissima pioggia negli ultimi due mesi e, come si conviene dalle nostre parti, parecchia nebbia, che inizia a diradarsi solo intorno a Fornovo Val di Taro. Sensazione mattutina di umidità, ma quando la nebbia si alza le temperature si fanno più alte della media. Le notizie che ci giungono dal resto d’Italia sono simili: caldo fuori stagione, bagni invernali in mare dalla Toscana in giù, aria immobile e connesse problematiche di inquinamento da polveri sottili da Milano a Roma, nebbia che si è materializzata anche dove stiamo andando noi… ma il sole sulla Cisa ci fa sperare che in Maremma oggi la situazione sia differente.
Due signore inglesi mettono i piedi in ammollo nel delizioso porticciolo di Baratti: noi invece ci mangiamo una frittura di pesce in riva al mare e saliamo verso Populonia. L’ultima volta ci sono venuto con Fausto, che si ferma ad aspettarci nella via principale insieme a Barbara, mentre io e Sara saliamo in cima alla torre che domina la fortezza. Dall’alto la vista spazia tra il golfo di Baratti e quello di Follonica, che stringono questo lembo di terra boscoso e caratterizzato dalla presenza dell’importante necropoli etrusca. Di fronte a noi la vicinissima isola d’Elba e Capraia, verso l’entroterra la piana della val di Cornia.
Dopo due anni siamo di nuovo ospiti della zia di Fausto, che ci ha invitato pure a cena per stasera nella sua casa di Roccastrada. Prima però di andare a mangiare e poi a sistemarci nell’ormai familiare casa di Torniella, c’è il tempo per una sosta nella frazione di Montemassi, “un presepe”, come ce lo definisce Fausto. Effettivamente il posto è delizioso. E in questo presepe più grande giochiamo a scovare i presepi più piccoli, allestiti tra i vicoli, sui davanzali, nelle aiuole, sui terrazzini, salendo fin sulla cima del colle, dominato dai resti del vecchio castello, risistemati negli ultimi anni.

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