mercoledì 22 giugno 2016

Alta e bassa pressione - 4. Primo tramonto del 2016



Torniella (GR), 1/1/2016

Il sottosuolo toscano è ricco di risorse. Basta pensare alla geotermia di Lardarello e di altre località meno conosciute come Santa Fiora (oggi passiamo proprio di fianco all’impianto del paese grossetano). Oppure alle miniere di Montecatini, Ravi, Ribolla, frazione di Roccastrada attraversata tre giorni fa e situata “nella piana sotto Montemassi”, per usare le parole di Luciano Bianciardi, che vi ha legato una fase importante della sua vita e che la richiama ne La vita agra, il libro che mi accompagna in questo viaggio. Ma ci sono anche le acque termali di località come Petriolo, Bagno Vignoni e Saturnia, nostra meta odierna. Anche in questo caso mi si impone una citazione letteraria, ma di tutt’altro tenore: proprio alle terme di Saturnia infatti è ambientata una incredibile scena di Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti.
La zona intorno alle terme di Saturnia porta ancora alcune tracce delle alluvioni che negli ultimi anni hanno colpito in maniera violenta anche la Maremma, ma la zona delle cascate del Mulino, con le vasche a cielo aperto nei pressi delle quali riaffiora dal sottosuolo acqua calda a 37,5 °C, è intatta, così facciamo il nostro bagno di inizio anno: e che sia di buon auspicio.

Al ritorno non percorriamo la strada più interna ma quella che passa da Grosseto, fermandoci a Pomonte per una merenda con panino alla finocchiona e al pecorino e per un bicchiere di Morellino di Scansano. Il paese maremmano che lega il suo nome al celebre vino è distante una manciata di chilometri ed è tutto da scoprire: in questo periodo, poi, tra i vicoli sono allestiti numerosi piccoli presepi. Ci ripromettiamo di tornarci con la luce.
Luce che però è svanita dietro le colline intorno a Saturnia, mentre me ne stavo in ammollo al caldo godendomi il primo tramonto del 2016.

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