lunedì 13 luglio 2020

Le Marche in estate - 3. Crescendo rossiniano


Senigallia (AN), 23.8.2018
Dopo aver visto chissà quanti treni sfrecciare dal balcone del nostro appartamento, solo pochi metri più in là, ne prendiamo uno anche noi. Il tempo di vedere dal finestrino i nostri costumi da bagno appesi ad asciugare, di studiare le spiagge a nord di Senigallia, di raccogliere in corsa qualche immagine di Fano, ed eccoci a Pesaro in meno di mezz’ora. La seconda località delle Marche per numero di abitanti si fregia del titolo di “città della musica”. Quante ce ne sono in Italia? Almeno due, compresa la nostra. Pesaro d’altra parte si caratterizza per essere la città natale di Gioacchino Rossini. La casa natale oggi è un museo (due sale ad ingresso gratuito come antipasto, il resto visitabile con biglietto d’ingresso). Se preferite la musica leggera contemporanea, qui è nata anche la cantautrice Maria Antonietta, una delle più promettenti tra le giovani autrici italiane, che peraltro vive dalle parti di Senigallia.

Passeggiando per le vie del centro bisogna riconoscere in ogni caso che la musica è ben presente: sentiamo prima un coro che prova nei locali del Teatro Rossini, poi un pianoforte suonare nel Conservatorio, anch’esso dedicato al celebre compositore, ed infine una coppia di musicisti che discute animatamente sugli attacchi in sol minore nella musica del ‘700 (almeno questo è ciò che mi è parso di capire, ma devo confessare una certa ignoranza al riguardo).
 
Le scene raccontate hanno tutte luogo spostandosi di poco dall’asse via Branca – Viale della Repubblica, attraversando le centralissime Piazza del Popolo e Piazza Lazzarini, fino a Piazza della Libertà (ben visibile a grande distanza grazie alla presenza della sfera di Arnaldo Pomodoro, altro artista pesarese, e al mare che si staglia sullo sfondo). Su quest’ultima piazza affaccia anche il Villino Ruggeri, delizioso esempio di architettura liberty. Altro luogo d’interesse di Pesaro è la Rocca Costanza, aperta solo in occasione di eventi culturali, situato tra il centro storico ed il quartiere formato prevalentemente da ville liberty che lo divide dal mare.
Una piadina ad eccoci al mare, che oggi sembra migliore di quello di Senigallia, nonostante un po’ di mucillagine e l’arrivo di meduse giganti che però, ci assicurano, sono innocue. Ci godiamo perciò il degno finale di una giornata… in crescendo!

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