venerdì 22 ottobre 2010

Coast al cubo - 4. Pizzica nuziale reprise

Torre Castiglione, 1/8/2010
…La festa di Ben e Maria Grazia non finisce mai…Al mattino siamo di nuovo tutti insieme sotto il portico a fare colazione con torta nuziale e confetti, poi pranzo a base di puccia con pomodori e cipolle. Ma vogliamo lasciare un po’ di tempo agli sposi per prepararsi alla partenza del loro viaggio di nozze che li porterà fino in Canada. La nostra prossima meta è più a portata di mano: abbiamo deciso di partire oggi e di spostarci nei dintorni di Lecce.
Salutiamo perciò gli sposi, i genitori e gli amici di tutta Italia e ci rimettiamo in viaggio. Abbiamo in tasca un indirizzo di Otranto, ma preferiamo dirigerci subito verso la costa ionica. Arriviamo a Porto Cesareo dove ci fermiamo per un caffè in ghiaccio e per studiare le prossime mosse. Decidiamo di andare in campeggio poco più a Nord, nella zona di Torre Lapillo.
Sono stato abituato fin da piccolo a fare campeggio, ma negli ultimi anni le mie preferenze si sono spostate verso altre forme di vacanza. Non è stata certo la mancanza di comodità a farmi cambiare idea; e non è stata nemmeno l’età adulta che mi ha fatto “imborghesire”. Dormire in pineta, uscire dalla tenda in mutande, condividere la propria quotidianità con degli sconosciuti sono esperienze che spingono inevitabilmente alla socializzazione; e questo mi piace. Il fatto è che preferisco stare in contesti non prettamente turistici e mescolarmi il più possibile tra la gente del posto. Trovare ospitalità da un amico ti fa sentire, anche se solo per pochi giorni, quasi come un abitante di quel luogo. In misura minore, anche un appartamento affittato o un bed & breakfast ti fanno entrare nella quotidianità di una città o di un paese.
Viceversa, se campeggio dev’essere, preferisco un campeggio vero, spartano; mi bastano un minimo di pulizia nei bagni e poco più. Il camping dove ci troviamo è di quelli iper-organizzati, con tanti, forse troppi servizi; anche se va detto che avere il market a due passi ha la sua praticità. Infatti ci compriamo burrata, pomodori e taralli e la nostra cena è già pronta.
Facciamo due passi fino al mare e ci spingiamo su un promontorio roccioso collegato alla riva da una sottile striscia di terra: Torre Castiglione. Dalle rovine della torre di avvistamento faccio scorrere lo sguardo a 360 gradi intorno a me. Anche se l’obiettivo potrà dirsi pienamente raggiunto solo domani con un bel bagno, già vedo la prossima meta ai miei piedi. La seconda “coast” si è materializzata sotto forma di scogli sotto i miei sandali. Alla luce del crepuscolo lo Ionio ha un colore che vira verso il blu elettrico.

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