martedì 15 marzo 2011

Messaggi ricevuti c/o Valfabbrica - 1. In viaggio con Mamma

Valfabbrica, 10/3/2011

Barberino del Mugello. Autogrill. Un caffè. Un’occhiata veloce ai titoli dei giornali, le news che scorrono sullo schermo al plasma: polemiche sulla festa dell’Unità d’Italia, parlamentari indagati per camorra, frammenti di un’Italia che non ci piace. Quell’Italia un po’ Mediterraneo e un po’ Sudamerica che mi fa venire in mente l’ultimo album dei Negrita.
Sono in viaggio con Mamma: è il regalo che le abbiamo fatto per la pensione. Il programma lo stabilirà lei. Ed oggi ha deciso che si fa tappa ad Arezzo. Risaliamo perciò in auto e partiamo, colonna sonora il già citato Helldorado dei Negrita, rock-band proveniente proprio dall’Aretino.

Appena usciti dall’autostrada la sagoma slanciata del campanile del Duomo ci indica la via. Il centro di Arezzo si è sviluppato quasi a semicerchio intorno al Duomo, eretto in cima ad una collina, ed è tuttora delimitato dall’antica cinta muraria, in buona parte conservata. La zona dietro al Duomo è stata tutto sommato risparmiata dall’espansione urbanistica più recente: parcheggiamo a due passi dalle mura eppure sembra di essere al limite della città, con i campi che arrivano a lambire il ciglio della strada. La zona tra le mura, la chiesa di San Domenico ed il Duomo è inoltre caratterizzata dalla presenza di aree verdi ben curate dove gli aretini e le scolaresche in gita si godono la giornata di sole.
Seguiamo un itinerario artistico-religioso che ci porta dalla chiesa di San Domenico a quella di San Francesco (famose rispettivamente per il crocefisso ligneo di Cimabue e per la Leggenda della vera croce di Piero della Francesca), dalla stupenda Santa Maria della Pieve all’altrettanto suggestivo e già citato Duomo.
Camminando per il centro di Arezzo ci si imbatte qua e là nei cartelli che segnalano i punti in cui sono state effettuate le riprese de La vita è bella di Roberto Benigni; in particolare la meravigliosa Piazza Grande, il punto più scenografico della città toscana.
Passeremmo volentieri altro tempo ad Arezzo, ma siamo attesi prima di cena a Valfabbrica, ad una ventina di chilometri da Perugia; ci rimettiamo perciò in viaggio attraverso i boschi del sud della Toscana.

Un messaggio ricevuto. Sara. Finora è riuscita a concedersi solo una passeggiata sulla Rambla. Ma il programma della serata prevede visita alla Sagrada Familia e cena a base di paella.
Per noi invece tagliere di affettati con torta al testo (una specie di focaccia schiacciata tipica dell’Umbria) ed erbe, umbricelli al tartufo e agnello allo scottadito con patate.
Rientriamo all’agriturismo pensando alle possibili mete di domani. Non c’è che l’imbarazzo, fortunatamente non per la cena, ma della scelta.

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