martedì 25 agosto 2015

Primo Maggio piemontese - 2. Slow beverage



Cavagnolo (TO), 2/5/2015

Il ponte del Primo Maggio prosegue all’insegna dello slow: e qual è la forma di viaggio più lenta se non il camminare? Beninteso che per il nostro sconfinamento in Val d’Aosta l’auto ci è servita comunque, per imboccare la Val d’Ayasse e raggiungere il villaggio di Pontboset. Da qui, dopo un tentativo a vuoto, riusciamo a trovare il percorso dei sei ponti, così chiamato perché si attraversano diversi ponti di epoca romana. Ci fermiamo nel folto del bosco per fare onore al salame portato da Elisa e poi proseguiamo per l’orrido di Ratus: qui l’acqua del torrente ha levigato le rocce andandosi ad incassare in profondità tra una cascata e l’altra.






La Val d’Aosta è così: incassata tra montagne scoscese, boscose e rocciose, nelle quali si aprono le strade di mille torrenti che precipitano a valle con fragorose cascate. Lo vediamo anche a Bard, ripercorrendo a ritroso il viaggio di andata per pochi chilometri.
Qui visitiamo l’imponente forte che domina il paese moderno (con un paio di fabbriche infelicemente edificate proprio ai suoi piedi) ed il borgo medievale. Per raggiungerlo si possono scegliere i quattro ascensori oppure il sentiero che sale tra le rocce. Il forte è stato distrutto nell’800 e successivamente ricostruito. Oggi vi si organizzano mostre ed esposizioni, ma è anche possibile visitare le prigioni, che ospitano una mostra multimediale sulla storia del sito.
Dopo i colli del Roero e le montagne della Val d’Aosta ritroviamo la pianura: Cavagnolo si trova infatti al limite tra la piana del Canavese ed i colli del Monferrato. Ci siamo però portati dietro qualcosa dalla Vallèe: un ottimo lardo valdostano, con cui apriamo la nostra cena. Piemonte e Val d’Aosta non sono le uniche regioni rappresentate alla nostra tavolata: c’è anche la Puglia, con un ottimo bianco prodotto a Locorotondo, paese d’origine di Gianluca. Si torna però presto a parlare piemontese, con del Nebbiolo delle Langhe, per concludere poi con San Simone e Bicerin. Non spaventatevi: tutto questo alcool è stato consumato in un lasso di tempo sufficientemente lungo. Slow beverage.

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